Il Cavatore - Mimmo Santacroce

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Il Cavatore (il dialettale tagliamonte), immortalato dall'Artista Mimmo Santacroce, mediante un'opera scultorea in ferro, ci rimembra un "vetustus artificium" (vecchio mestiere) fagocitato, come tanti altri, dalla moderna tecnologia.
Nella realizzazione di questa opera, la sensibilità dell'Amministrazione comunale - che ha fatto si che non si disperda la memoria storica - si è fusa con la bravura dello scultore e pittore Mimmo Santacroce, il quale riesce a modellare il duro metallo che, sotto le sue mani, diventa duttile e si arrende alla forza dell'Arte.
Anche se nella scultura non vi sono richiami alla classicità Rinascimentale, come la scultura ad asporto di materiali, resta intrinseco il valore artistico.
Il Cavatore va annoverato nell'Arte Contemporanea in cui, alle tecniche tradizionali, si è affiancato l'utilizzo di tecniche diverse e l'uso di materiali variamente assemblati: oggetti d'uso quotidiano, scarti, elementi vegetali, ecc., che hanno esteso il concetto stesso di Cultura. Non sono poche le opere scultoree (oltre che pittoriche), tutte significative, realizzate dal Santacroce il quale, con vena poetica, rende malleabile un elemento chimico di enorme durezza, traendo da esso, con inconfondibile maestria, l'opera ideata.
L'Arte per essere tale, deve avere in sé un elemento rivoluzionario, come quello in questione.
Vi sono stati e vi sono pensatori, come Marcuse, che hanno visto nell'Arte d'avanguardia il prototipo della rivoluzione. In ogni opera d'Arte si avverte la presenza attiva di un ordine diverso da quello costituito. Tanto all'artista che al critico, o al presunto tale, sento doveroso dire: se dell'Arte non si ha un alto concetto, che travalichi il comune e il normale, e se nell'opera non c'è contenuto rivoluzionario in senso artistico e si scambia la bellezza estetica per bellezza muliebre, per ciò che i Latini chiamavano "pulchritudo muliebris", è segno che non si è né scultore, né pittore, né critico. Invece, per promuovere Arte, è indispensabile uscire dall'angustia della mediocrità, altrimenti nessuno prenderà la cosa sul serio.
La storia dell'Arte ci insegna, per esempio, che l'Arte di tradizione borghese rese l'idea di un mondo libero dalle forze repressive e fu mediante quell'Arte che si ebbe la rivoluzione borghese, la cui eco rimbomba nella contemporaneità. Per la medesima strada siamo giunti al Cavatore il cui autore ha fatto si che fosse immanente lo spirito fortemente estetico, non solo, ma la scultura recasse in sé l'afflato poetico, necessario per sublimare l'opera.
Ferdinando Mosconi
Critico d'arte
Copyright 2021 © Giovanni Santacroce. Tutti i diritti riservati. Ultimo aggiornamento febbraio 2024.
"...l'Arte, impressione che fa espressione."
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